VANGELO E LETTURE DI OGGI: TESTI, COMMENTI E RIFLESSIONI
Cari amici,
come ogni giorno vediamo i santi del giorno ed il commento al Vangelo dei due sacerdoti, Don Pino Muller, calabrese di origine, e Don Jean Jacques Luzitu Mukunda, proveniente dal Congo, con le quotidiane riflessioni sulla lettura del Vangelo del giorno nella Santa Messa.
La Lettura viene invece commentata dai teologi del Messalino edizioni Shalom.
VENERDì - DI SEGUITO LE LETTURE E LE PREGHIERE DEL GIORNO TRATTE DAL MESSALINO DELLA CASA EDITRICE “SHALOM” E DAL LAVORO DEI NOSTRI SACERDOTI DON JEAN JACQUES LUZITU MUKUNDA E DON PINO MULLER.
Dio ha compiuto per noi la promessa risuscitando Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [Paolo, giunto ad Antiòchia di Pisìdia, diceva nella sinagoga:] «Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza. Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non hanno riconosciuto Gesù e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso. Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo. E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata, perché Dio l'ha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: Mio figlio sei tu, io oggi ti ho generato».
COMMENTO ALLA PRIMA LETTURA TRATTO DAL MESSALINO EDIZIONE SHALOM
"E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata, perchè Dio l'ha compiuta per noi, loro figli, riususcitando Gesù". Diceva un sacerdote morto giovane per tumore: "Se continuiamo a essere ottimisti è perchè Cristo è risorto!"; san Paolo ci ripete: "Se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede": senza risurrezione, Cristo sarebbe un comune mortale, nonostante la crocifissione. La luce del Risorto dice la certezza del bene che ha vinto il male, della vittoria della vita sulla morte; dice che Cristo è veramente figlio di Dio. E noi siamo figli del Risorto, portatori di luce e di vita. La pietra rimossa dal sepolcro dice la potenza del Risorto anche sul creato, sulle cose. La sua presenza si mostra con Maria Maddalena: ci guarda negli occhi e ci chiama per nome. La luce ci fa scoprire l'altro nella sua profondità e identià positiva. La nostra fede si basa su Cristo risorto e i testimoni che l'hanno visto, hanno conversato e mangiato con lui: rendiamo grazie per un dono così grande.
Alleluia, alleluia, alleluia.
«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna».
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato. R.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane.
Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le frantumerai». R.
E ora siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore. R.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)
Io sono la via, la verità e la vita.
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe,
ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4,25)
IL COMMENTO AL PASSO DEL VANGELO DI P. Jean Jacques Luzitu Mukunda
Nel brano del Vangelo di oggi (Gv. 14, 1-6), il Signore parla della sua partenza per andare a preparare un posto ai suoi discepoli. Di quale partenza si tratta e di quale preparazione sta parlando? Il primo evento al quale si pensa subito è ovviamente la sua Ascensione al cielo! Ma in realtà la partenza di cui Gesù parla è tutta la sua vita: Passione, Morte, Risurrezione e Ascensione. E questi momenti costituiscono anche allo stesso tempo la preparazione dei posti per i suoi discepoli! In altre parole, è proprio durante questi momenti che Egli ha pagato il debito del nostro riscatto, assicurando a chiunque crede e crederà in Lui, un posto nella Casa del Padre. Fratello, sorella, se vuoi arrivare ad occupare un giorno il posto che ti è riservato nei Cieli, sappi che solo Gesù Cristo è la Via! Il cammino consiste nell'Imitazione di Cristo, vivendo e soffrendo con amore, per Lui e come Lui. Infatti, sappi che puoi, anche tu, trasformare la tua vita in una preparazione di tanti altri posti nei Cieli per coloro che ami. Perciò, sfòrzati di fare di tutta la tua vita un'offerta gradita a Dio.
IL COMMENTO AL VANGELO DI Don Pino Muller
Signore Gesù, dai Tu pace e serenità ai nostri cuori agitati, preoccupati e turbati.
Aumenta la nostra fede e la nostra fiducia nel Padre e in Te, Gesù.
Grazie perché Tu pensi a noi, Ti interessi a noi… ci fai sentire importanti.
Sì, Gesù, a Te importa davvero di noi e della nostra felicità.
Signore Gesù, fa' che cerchiamo, seguiamo e amiamo Te, VIA, VERITÀ E VITA!
SANTO DEL GIORNO: SAN PIO V
S. Pio V nacque in un paese del Piemonte chiamato Bosco, ma discendeva dalla nobile famiglia dei Ghisieri, di Bologna. Frequentando da piccino un convento di Domenicani finì per abbracciarne l'ordine.
Si distinse per profondità di sapere e sodezza di virtù, e perciò fu promosso al sacerdozio.
Con grande zelo disimpegnò sotto i Papi Paolo IV e Pio IV i gravi uffici di inquisitore di Lombardia e quindi di vescovo di Alessandria: uffici nei quali non solo divenne celebre per il suo ardente zelo, ma anche per la prudenza e perspicacia con cui seppe disimpegnarli. Rimasta, più tardi, vacante la sede romana, il Chisleri venne eletto Sommo Pontefice, assumendo il nome di Pio V.
I tempi erano tristi; l'eresia luterana che spargeva faville di ribellione ovunque, minacciava la fede cattolica in tanti paesi, mentre la Chiesa nel Concilio di Trento ricorreva a tutti i mezzi per arrestarla. Fu in questa lotta immane che si svolse l'immenso apostolato del santo Pontefice Pio V.
Egli incominciò col condannare la dissolutezza ed il vizio, quindi con l'aiuto del Borromeo pubblicò il catechismo del Concilio di Trento e si adoperò perchè ne venissero osservati i Canoni; promosse pure la correzione del Breviario e del Messale.
Ma se tristi erano i tempi quanto al lato morale, non meno tristi erano dal lato politico, poichè i Turchi minacciavano continuamente di saccheggiare Roma.
E S. Pio V seppe trionfare anche di questi, assistito dalla SS. Vergine, ch'egli tanto amava.
L'esercito riunito di tutti i principi cristiani, benedetto dal Papa, parti, accompagnato dalle preghiere di tutta la cristianità; e nelle acque di Lepanto si incontrò col nemico. Terribile fu la lotta, ma la vittoria fu dei Cristiani; i Turchi furono messi in disordinata fuga e da quel giorno la loro potenza sul mare non fece che declinare. A perenne ricordo di così strepitoso favore, Maria fu onorata col titolo di « Auxilium Christianorum », non solo, ma fu anche istituita la festa del S. Rosario, che ancor oggi si celebra il 7 ottobre.
S. Pio V, per purgare poi l'aiuola della Chiesa, non lavorò solo a parole ma soprattutto con l'esempio, mostrandosi esemplare in ogni virtù. Visse sobrio ed umile, passando gran parte della sua giornata nella preghiera per la dilatazione del Regno di Cristo e per la pace della Chiesa. Attaccato da crudele infermità, morì nel maggio del 1572.
PRATICA. Il S. Rosario è una preghiera universale: recitiamolo.
PREGHIERA. Dio, che a sconfiggere i nemici della tua Chiesa e restaurare il culto divino, ti degnasti eleggere il Sommo Pontefice Pio V, fa' che noi, difesi da lui, siamo così attaccati al tuo servizio che superate le insidie di tutti i nemici possiamo godere di una perpetua pace.
*** Qualche cenno biografico dei nostri sacerdoti che ogni giorno ci regalano il commento al Vangelo:
1) GIUSEPPE MULLER, detto PADRE PINO
Don Pino è nato in Calabria, ha 58 anni. E’ originario di Soriano Calabro in provincia di Vibo Valentia, dove venne alla luce il 12 maggio 1961. E’ sacerdote dal 23 aprile 1988 e ha effettuato gli studi di Filosofia e Teologia presso l'Istituto “San Pietro” di Viterbo, conseguendo il Baccellierato in Teologia presso il Pontificio Ateneo ”Sant’Anselmo” di Roma.
Ha svolto il ministero sacerdotale impegnato particolarmente nella Pastorale Giovanile come religioso della Congregazione di San Giuseppe (Giuseppini di San Leonardo Murialdo) in varie località italiane: Bergamo, Montecatini Terme (PT), San Giuseppe Vesuviano (NA), e Taranto.
Da ottobre del 2001 risiede a Cava de’ Tirreni (SA). Ha trascorso alcuni anni con la Comunità Monastica dei Benedettini nella Badia di Cava poi è passato con i sacerdoti diocesani nell’Arcidiocesi di Amalfi - Cava dei Tirreni ed è Parroco della Chiesa di San Cesario Martire.
2) PADRE JEAN JACQUES LUZITU MUKUNDA
Ha 51 anni, è nato in Africa il 16 marzo 1968 nello stato della Repubblica Democratica del Congo. E’ laureato in sociologia all’Università Gregoriana a Roma e in Teologia Dogmatica alla Facultés Catholiques de Kinshasa in Congo ed ha anche conseguito un Diploma in Mezzi di Comunicazione Sociale all’Università Gregoriana di Roma.
Padre Jean Jacques Luzitu Mukunda è prete da 18 anni, giornalista, sociologo di formazione e collaboratore dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de' Tirreni dal 2009.
Dopo essere stato al Santuario di San Vincenzo di Dragonea a Vietri sul Mare, ora è vice parroco della Chiesa di San Giovanni Battista di Campinola nel comune di Tramonti, dove risiede, e di altre due piccole parrocchie di Maiori: la Chiesa di Santa Maria del Principio a Ponteprimario e l’altra parrocchia di San Martino a Vecite.